Camillo Granchelli

Roma

Sono abruzzese di nascita e romano di adozione.


Vivo con la mia famiglia e lavoro nella città di Roma. Sono nato nei tempi in cui la diffusione dell’immagine digitale, i social e tutto il surplus dell’informazione multimediale erano ancora molto al di là da venire, la fotografia si praticava a pellicola, le riviste del settore erano solo cartacee, le foto sviluppate si stampavano e si conservavano su carta, a futura memoria.


Ho una formazione di studi e lavorativa in campo tecnologico e negli anni, dalla mia adolescenza in poi, ho sempre coltivato, alimentato e accresciuto l’interesse, la passione, gli studi e le competenze nell’arte fotografica, praticando diversi generi, utilizzando vari strumenti e tecniche, leggendo libri, frequentando e facendo mostre di opere, seguendo corsi di perfezionamento, conoscendo fotografi, autori, artisti e maestri, associandomi a circoli e collettivi.


Ho avuto alcune soddisfazioni, premi fotografici in concorsi e mostre collettive e personali, ma soprattutto mi diverto ancora molto e mi appassiono a fotografare, come e quando posso, cercando di rendere al meglio, in immagine, quel che vedo di bello, ma anche di meno bello, qualcosa che possa suscitare nello spettatore, come in me stesso, sensazioni ed emozioni, stimoli e curiosità.


Curo alcuni siti internet personali e social di fotografia ed essendo curioso e sperimentatore di natura ed indole, mi diletto in vari generi fotografici, pur avendo tra questi alcuni miei preferiti, come la street photography e il reportage.


Non sono un fanatico della tecnologia e della corsa all’acquisto dell’ultimo modello, anche se conosco bene la tecnica e gli strumenti, posseggo una reflex e una mirrorless digitali, con set di obiettivi, insieme ad alcune fotocamere analogiche a pellicola, con cui scatto ancora.


Come diceva il grande maestro H.C. Bresson “Fotografare è mettere sulla stessa linea di mira testa, occhio e cuore”, lo strumento con cui questo si realizza è un di cui, le cose veramente importanti e che fanno la differenza sono le prime tre.


Delitti eccellenti romani (per non dimenticare)


Nella città di Roma, tra gli anni ’70 e ‘90, molti furono i fatti tragici, i delitti, che colpirono noti personaggi della società, tra intellettuali, politici, giornalisti, uomini dello stato e forze dell’ordine, o esponenti della malavita.


In questo lavoro di ricerca, svolto consultando archivi storici online di testate giornalistiche e foto d’epoca in archivi pubblici in rete, alcune immagini ed estratti di articoli sono montati insieme usando la tecnica del collage, per descrivere in un’unica tavola gli accadimenti dei tempi lontani.


Le fotografie dei luoghi, teatri degli eventi passati, documentano le loro attuali condizioni, mostrando a volte posti del tutto anonimi, o in taluni casi ornati da targhe o monumenti, a testimonianza di quanto accaduto.


Questi luoghi sono infine ripresi, sovrapponendo in fase di scatto le immagini d’epoca dei servizi di reportage giornalistico, con le scene originarie dei delitti, sullo sfondo attuale degli stessi luoghi, così come appaiono oggi.


Questo è un lavoro di documentazione, per conservare memoria di certi eventi tragici del passato, accaduti sulle strade di Roma, in posti nei quali a noi tutti capita di passare giornalmente, forse senza sapere, forse senza ricordare, o facendolo distrattamente guardando una lapide, leggendo una targa, osservando un monumento che è lì a testimoniarci un tremendo passato.


In ordine cronologico:


Delitto Moro e strage della scorta (1978, via Fani e Caetani), delitto Pecorelli (1979, via Orazio), delitto De Pedis (1990, via del Pellegrino)

ESPONE DA:



RISTORANTE

SAN COLOMBANO

Via delle Mura Urbane Baluardo San Colombano
 



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